venerdì 1 maggio 2020

Macerata ai tempi di un coronavirus


Nelle strade di Macerata, la città dove vivo ormai da due anni, non si vede nessuno. Non starò qui a parlare del perché tutto questo si verifica, ma vorrei lasciarvi alle sole fotografie.

Nel vuoto delle piazze qualcuno alla finestra ti scruta, mentre liberamente prendi aria a pieni polmoni.

Non abbiate paura di morire, quello prima o poi toccherà a tutti, me compreso. Vivete e pensate alla vostra fine quando sarà il momento.















tutti i diritti delle foto sono riservati Federico Buratti, scatti effettuati con Fujifilml Finepix Real 3D W3

venerdì 16 settembre 2016

Anaglifi di Mario Nicolella (intervista)

 
Anaglifi Blog: Innanzitutto grazie per aver accettato di fare questa intervista, iniziamo con le presentazioni, chi è Mario Nicolella?

 
 Mario Nicolella: Un giovane 56enne, militare dell'Arma in pensione da poco, napoletano di nascita, toscano d'adozione.



 Anaglifi Blog:. Come nasce la sua passione per le foto in tecnica anaglifica? Ci racconti la sua prima esperienza con degli occhiali 3D.


Mario Nicolella: Per puro caso, rivedendo in un mercatino dell'usato uno stereoscopio e delle cartoline che mi riportarono di colpo alla mia infanzia con uno stereoscopio (che ho poi saputo essere stato regalato da mio nonno a mio fratello maggiore) in mano intento ad osservare una cartolina raffigurante l'ultima cena del cristo, ed altre sempre dello steso set, gestemani o via dicendo.- Per motivi economici non ho potuto acquistare quello stereoscopio al mercatino perchè ricordo (anni 80) mi chiesero 200 mila lire per lo stereoscopio e 20.000 lire per ogni cartolina. Un giorno (anni 2000) sulla piattaforma ebay ho rivisto quello stereoscopio ad un prezzo accessibile e da allora ne ho comprati cinque o sei compreso i lastrade ed i visori per vetrini in positivo e negativo. Dalla stereoscopia all'anaglifo il passo è stato breve. Acquistai una macchina fotografica Realist famosa negli anni 50 ed ho incominciato i miei esperimenti effettuando foto e portando a sviluppare i rullini per ever i soli negativi (no foto) trasferiti i negativi trasformandoli in foto sul pc con uno scanner , mi sono divertito con tutti i programmi che sono riuscito a trovare, da 3D combine a Anabuilder, passando per Anaglyph maker, Anamaker, Zanaglyph e non per ultimo Google 3d pro (quest'ultimo lo consiglio per qualità di risultato).- Sempre nella spasmodica ricerca dell'anaglifo perfetto, ho provato varie tecniche tra cui anche quelle cosidette casarecce tra cui le due foto poggiandosi prima su una gamba poi sull'altra tentando di tenere in asse la macchinetta, poi su base fissa spostando la macchinetta di 10 cm circa a dx dopo la prima foto ed all'uopo acquistai una barra da fissare al cavalletto che permetteva di posizionare la macchinetta a sx per una prima foto e spostarla successivamente a dx sulla stessa sbarra naturalmente sempre mirando lo stesso soggetto.

 
 Anaglifi blog: Quando decide di scattare una foto 3D quali soggetti preferisce? Pianifica ogni sua scelta o preferisce essere catturato dal momento?

  Mario Nicolella: I soggetti che preferivo erano naturalmente quelli che prevedevano la presenza di un oggetto in primo piano ed altri in secondo piano o meglio, vari soggetti su più piani di livello, in modo da incentivare/aumentare la profondità tra un oggetto e l'altro nella trasformazione in 3d. Naturalmente paesaggi e natura morta si prestano ottimamente per foto in 3d per l'assenza di movimento che tra il primo e secondo scatto provocanodisturbi nel risultato finale. Tali disturbi vengono comunque superati se si usa una macchinetta 3d a due obiettivi poichè lo scatto è unico .

 Anaglifi blog: Negli anni passati questa tecnica era molto utilizzata, oggi è "riservata" ad una ristretta nicchia di appassionati, cosa ne pensa dell'evoluzione che ha avuto la visione tridimensionale della fotografia fino ad ora? 

  Mario Nicolella: La stereoscopia è stato il divertimento per pochi utilizzato dall'aristocrazia nel finir del secolo scorso. (la fotografia era agli albori ed il macchinario non era accessibile a molti) . Caduto in oblio fino agli anni 30 circa riprese vigore negli anni 50 con le nuove tecniche 3d e visori in bachelite e plastica accessibili ad un pubblico maggiore , ha comunque sempre richiesto un pubblico di appassionati particolare perchè se non piace NON piace ma se ti piace, allora diventi cieco nell'osservare in continuazione anche la stessa foto. Io in particolare amo quelle di Napoli inizio 900 vive, con persone in movimento dei quali mi piace osservare gli abiti tentando di immaginarne gli usi e costumi e la vita condotta.

 
Anaglifi blog: So che per lei è stata una passione momentanea, cosa le ha lasciato questa esperienza? Quanto tempo dedicava ad essa? 

 
 Mario Nicolella:  Più che momentanea direi momentaneamente sopita. E' bastato comunque poco, vedere il tuo blog e comunque riparlarne per convincermi ad acquistare altre 8 stereoscopiche di Napoli che mi giungeranno a breve.

Anaglifi blog:  In questi ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di 3D riferito alla realtà virtuale, visori come Oculus Rift, OSVR e molti altri, stanno sempre più prepotentemente prendendo piede nel panorama video ludico e cinematografico. Crede che questa nuova tecnologia porrà fine per sempre a foto e video in tecnica anaglifica?

  Mario Nicolella: In effetti sono tentato dall'acquistare una TV a 3d e lo farò anche se non so quando ma ritengo inficiante l'avvento del tele 3d cinematografico perchè il fascino dell'anaglifico è tutt'altra cosa . L'osservazione e lo studio dell'oggetto 3d in anaglifo che stai osservando ti procura emozioni che non proverai mai vedendo un flilm in 3d, a mio avviso sono due aspetti totalmente diversi o forse non troppo, come due treni che viaggiano sullo stesso binario ma che non si incontreranno mai.

Voglio ringraziare ancora Mario per questa intervista e per la sua disponibilità, di sicuro sarà interessante e illuminante per molte persone, me compreso. E sono molto felice che la visita in questo blog ti abbia portato a tornare suoi tuoi passi. Spero piaccia anche a voi lettori questo tipo di format che probabilmente riproporrò in futuro su queste pagine. Vi lascio agli scatti realizzati da Mario, buona visione!










mercoledì 10 agosto 2016

[3D-360 video] A walk through the Shambles to the Minster in York, England - Takashi Sekitani



Takashi Sekitani riesce ogni volta a stupire e innovarsi, per chi non lo conoscesse è un famoso fotografo Giapponese per quanto riguarda gli anaglifi, vi sarà capitato sicuramente di usare il suo software Anaglyph Maker, un ottimo lavoro visto che nonostante la sua veneranda età lo uso ancora su Windows 10.             

Veniamo al sodo, stavolta il nostro autore nipponico ci ha sbalorditi inserendo un video a 360 gradi!

Per impostarlo è semplicissimo, cliccate sull'ingranaggio in basso a destra e selezionate la voce 3D -> Anaglifo ed il gioco è fatto!

Buona visione!

giovedì 4 agosto 2016

Art[e]state Pianella (OpenLab)



In occasione dell'OpenLab organizzato dall'accademia teatrale Arotron io e altri due allievi del laboratorio Proscenio abbiamo deciso di partecipare a questo evento. Per tre giorni consecutivi ci siamo recati a Pianella, un piccolo paesino abruzzese, un posto incantevole e molto affollato in questo periodo estivo. Nei primi due giorni al mattino avevamo lezioni con tre degli insegnanti dell'accademia.




Sono stati giorni molto intensi, era richiesto un grande impegno, dopotutto dovevamo preparare lo spettacolo in soli 2 giorni per noi dell'OpenLab. Ovviamente avevamo poche battute ed eravamo in scena di rado ma dovevamo integrarci bene con gli altri.





Ammetto che non  è stato difficile, grazie alla nostra prepazione durante l'intero anno con Proscenio, ma soprattutto grazi ai ragazzi di Arotron che sono stati fantastici, ci siamo trovati in poco tempo a dover collaborare, quindi si è creata una buona interazione fin da subito. Ovviamente avevamo livelli di preparazione diversi, ma non ci hanno impedito di portare in scena lo spettacolo.

  Voglio ringraziare tutti gli studenti dell'accademia e soprattutto i docenti che in soli tre giorni ci hanno fatto lavorare sodo ed insegnato nuove tecniche utili per questo lavoro. Per lo spettacolo non ero affatto teso avevo solo una grande curiosità di capire cosa sarebbe venuto fuori, ero emozionato si, per la prima volta mi esibivo all'aperto e poi la scenografia che svettava così alta nella piazza di Pianella era qualcosa di fantastico, la scena della tempesta infatti è stata una delle migliori. L'aria era così elettrica ed il cielo pieno di nuvoloni grigi che sembrava annunciasse un diluvio, per foruna non accadde nulla, ma sarebbe stato incredibile recitare sotto la pioggia!

 
 

Per concludere vorrei dire la mia sulla scelta registica che non è stata ottimale. Quel poco che ho imparato del teatro in questo anno è il ritmo da tenere in scena. L'attenzione dello spettatore deve essere costante, se la rallenti o la arresti è molto difficile poi farla tornare alta.
Se nel mezzo si inseriscono brani musicali con ritmi lentissimi e poco emozionanti la scena crolla rovinosamente, ed è quello che è successo. I ragazzi di Arotron sono stati bravissimi secondo me, ma non potevano reggere quel calo di attenzione che si creava quando cambiavano le scene. L'esempio che mi viene in mente è la pubblicità nei film, che automaticamente ti riporta sul tuo divano e ti catapulta fuori dalla storia. (Per questo e altri motivi non guardo mai la tv) Non voglio neanche tralasciare i problemi tecnici sorti solo durante lo spettacolo (purtroppo) che hanno danneggiato la visione desiderata dal regista.

Che dire... L'esperienza per me è stata molto formativa, ho visto come lavorano davvero degli attori in un accademia (con i controcazzi, passatemi il termine) studiano duramente, durante il riscaldamento sembra di vedere guerrieri pronti ad un imminente guerra. Credo che il talento non manchi agli allievi, ma lo studio costante rende questo talento uno strumento utile ad inseguire i propri obiettivi. Continuate così ragazzi! Merda merda merda!






lunedì 25 luglio 2016

Fioritura

La primavera è già passata ma quest'anno è arrivata lentamente e con un pò di ritardo direi.Ora che siamo in piena estate vi mostro questi vecchi scatti, ma arriveranno anche immagini recenti, promesso.

Intanto buona visione! Lasciate un commento e condividete se volete, grazie!














martedì 5 luglio 2016

L'emozione del teatro


Questi ultimi mesi sono stato molto impegnato altrove, ve lo avevo già annunciato. Grazie al corso di teatro Proscenio ho potuto sperimentare il teatro in prima persona. Io e gli altri studenti abbiamo lavorato duramente per molti mesi, in particolare queste due settimane prima dello spettacolo sono state le migliori, dove ognungo ha tirato fuori il meglio di se.

Teatro Alaleona Montegiorgio
Teatro Alaleona Montegiorgio


Questo post è dedicato a tutti gli "attori" che con me hanno condiviso lo spettacolo "Shakespearama" del 1 luglio a Porto San Giorgio. Ma soprattutto a Stefano Tosoni, Stefano de Bernardin, Rebecca Liberati e Rodolfo Ripa, i nostri grandi maestri, che non smetterò mai di ringraziare.

Intro
Il teatro non si può riassumere con qualche foto lo so, ma non avendo di meglio ringrazio Morini Chiara per le foto scattate.

Amleto


Amleto
Romeo e Giulietta
Romeo e Giulietta
Macbeth
Macbeth



Sogno di una notte di mezza estate


Sogno di una notte di mezza estate

Stefano De Bernardin, Rebecca Liberati, Stefano Tosoni, Rodolfo Ripa.

Ho scoperto, quanto sudore deve grondare dalla tua fronte per poter raggiungere un buon risultato, che la maglia che indossi durante lo spettacolo se è asciutta non hai dato il massimo; che se vuoi fare tutto da solo non ottieni nulla, perché in scena ci sono tutti e ognuno con il suo contributo è importante. Anche facendo l'albero nel fondale stavo recitando, quando ero "morto" a terra, quando ero di spalle coperto dagli altri, in ogni momento! Ma sopratutto ogni sforzo ha dato un risultato fuori e dentro di me.